Cantarella è un manga con un ritmo incalzante che ti fa venire voglia di leggere i volumi successivi con una personalità magnetica e dei disegni di una qualità immensa.
Ne ho parlato più approfonditamente qua.
La ricerca storica per dare vero somiglianza alla trama si sente non solo attraverso la postfazione dell’autrice in ogni volume ma anche dall’architettura dai dipinti e dai costumi.
È molto romanzato e anzi mi verrebbe da dire quasi totalmente irreale per il fantasy che permea ogni pagina ma è proprio quell’elemento fantastico che seppur improprio rende questa storia divertentissima da leggere.
Mi spiace che l’azione sia spesso poco dinamica e davvero plastica nella sua resa, perché si vede che l’autrice non è molto avvezza a questo tipo di rappresentazione, ma la ricchezza dei dettagli e la bellezza delle inquadrature riesce a mettere una pezza su tutto.
La natura del racconto LGBT che mi pare di capire essere la fontana a cui si abbevera spesso l’autrice riusciamo a trovarla un po’ dappertutto nelle pagine di questa storia e vi dirò che i momenti carichi di tensione omoerotica ci stanno dannatamente bene.